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Metacity va al diavolo

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Io sono il tipo di utente che usa il terminale ogni volta che è possibile. La cosa bella del terminale è che è possibile sempre usarlo con profitto =). Per quanto sia vero che richiede una certa attitudine allo sbattimento, è innegabile che permette di svolgere un certo compito a velocità stratosferiche: provare con hardware obsoleto per credere.

C’è una cosa che non sopporto di GNOME Terminal, la dimensione della finestra; costringe perennemente a ridimensionarla, pena linee di testo continuamente spezzate su due righe. Ed è proprio questo che non reggo. Totalmente antiestetico (essì, anche il terminale c’ha il suo appeal).

Per fortuna ho trovato chi fa il lavoro sporco al posto mio. Devil’s Pie è un tool di Ross Burton che integra le funzionalità del Window Manager (non supporta solo Metacity, ma anche OpenBox che io sappia). Nello specifico, permette di eseguire un discreto numero di operazioni automaticamente all’atto di creazione della finestra. Eh si, indovinato, allarga il terminale e me lo piazza a centro schermo =D.
Per installarlo basta apt-gettare il pacchetto “devilspie”.

Le regole che agiscono sulle finestre si trovano in file dall’estensione .ds contenuti all’interno della directory ~/.devilspie (che bisogna provvedere a creare). Le regole sono espresse mediante S-expression, tipiche dei linguaggi di programmazione funzionali. Non è per niente difficile scriverne di proprie dopo aver visto degli esempi base, sebbene di documentazione “ufficiale” su Devil’s Pie non ce ne sia proprio nessuna: la pagina di manuale è alquanto scarna e più che altro fornisce un elenco delle keyword riconosciute. Su questo wiki si trova una trattazione dettagliata di tutto ciò che serve, usatela con riconoscenza perchè l’autore l’ha costruita dalle viscere del codice sorgente di Devil’s Pie (è la prima volta che vedo in azione il mito del programmatore che rifugge dal documentare..).

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Written by stefanauss

dicembre 26, 2007 at 7:28 PM

Metacity Compositor: Compilazione e trasparenze

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UPDATE 26-12: Aggiornate le dipendenze.

Non lo svelo certo io: il compositor integrato in metacity è entrato nel ramo di sviluppo ufficiale, e verrà quindi incluso in GNOME 2.22 (attualmente la versione è 2.21.5). Si tratta di un Compositing Manager basilare (non fa uso di OpenGL come Compiz ma dell’estensione XRender di Xorg), ma che aggiunge quel pizzico di eye-candy che ancora manca in GNOME: ombre e trasparenze finalmente integrate a livello di DE. Che poi sono esattamente le feature che XRender implementa grazie all’introduzione di un canale alpha nel comporre le immagini. Tra le novità c’è anche un’effetto di riduzione a icona (minimizzazione) molto più fluido.

Il primo impatto viene dalle ombre: sono la prima cosa che si vede appena si avvia il nuovo metacity. Poi salta subito all’occhio la minimizzazione fluida, ma l’effetto più carino che può essere apprezzato senza trucchi arcani è il selettore delle finestre con
ALT+Tab: sorridi, c’è l’anteprima delle finestre =D!

Purtoppo nessuna delle applicazioni GNOME è in grado per ora di sfruttare nativamente il compositing RGBA, anche se Andrea Cimitan sa come stuzzicare per bene gli impazienti: il suo ottimo engine Murrine ci mostra tutte le potenzialità delle GTK + XRender. Il codice non è ancora disponibile, ma è solo questione di (poco) tempo.

» Compilazione (e installazione, se ti va):

Dipendenze:

sudo apt-get build-dep metacity
sudo apt-get install libxcomposite-dev x11proto-composite-dev
sudo apt-get install subversion

Download sorgenti

Nella cartella che più ci aggrada:

svn co http://svn.gnome.org/svn/metacity/trunk metacity
cd metacity
./autogen.sh – -prefix=/usr
make

se poi vuoi proprio purgare il banale metacity stabile e tranquillo, anche in un secondo momento:

sudo make install

ma io non l’ho fatto perchè..

Esecuzione e attivazione

.. basta un banalissimo:

./src/metacity – -replace &

Si vedrà sfarfallare un po’ di roba e poi tornare le decorazioni della finestra. Per attivare il compositing:

gconftool-2 – -set /apps/metacity/general/compositing_manager – -type bool true

Ed è fatta. Se non avete installato il nuovo metacity e volete tornare a quello tradizionale è sufficiente un:

metacity – -replace &

Non disattivate la chiave in gconf mentre il nuovo metacity è in esecuzione: ne causerete il crash. Invece il bug di Appearance segnalato da Bl@ster sembra essere stato completamente risolto: ho provato anche a cambiare tema al volo e tutto è andato liscio =).

» Impostare la trasparenza

Per questo avrete bisogno di transset:

sudo apt-get install transset

Ora, una volta compilato+[installato]+eseguito+attivato Metacity Compositor, ecco come fare per impostare le finestre traslucide. Da terminale:

transset [value]

dove [value] è un valore compreso tra 0 e 1, che sta ad indicare la trasparenza desiderata in percentuale. Ad esempio, per impostare una trasparenza del 75%:

transset 0.75

una volta impartito il comando il cursore assumerà la forma di mirino. E’ sufficiente cliccare sulla finestra che vogliamo fantasmizzare et voilà =). Per reimpostare l’opacità totale basta ripetere l’operazione senza inserire un value oppure mettendo value = 1.

Purtroppo su Debian SID non ho trovato il pacchetto transset, quindi niente trasparenze. Potrete però ancora goderne se usate applicazioni che usano il compositing come AWN oppure Cairo-Clock. Sui miei 512 MB di memoria poterle usare senza Compiz è un grandissimo vantaggio, anche se sono ancora un po’ meno reattive.

» Impressioni

E’ veloce, accidenti. A volte causa dei piccoli rallentamenti di uno o due secondi ma complessivamente nel renderizzare l’immagine a schermo è un’altra storia. Sulla mia GeForce3 ho sempre sofferto un sacco di artefatti spostando una finestra con Firefox sullo sfondo; con il nuovo Metacity questo problema è *totalmente* scomparso e la finestra si sposta senza il minimo ritardo. Anche l’uso della CPU è visibilmente ridotto se osservo i grafici di Gnome System Monitor. E il tutto complessivamente si nota eccome. =D

Written by stefanauss

dicembre 23, 2007 at 5:12 PM

Pubblicato su A Tutto Trunk, Eye-Candy, GNOME

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